di Luigi Viva – il sussidiario – 2014
Dopo il riuscito EMOTICONS – No project futuring Danilo Rea, suo terzo album, Luigi Masciari pubblica in questi giorni NOISE IN THE BOX (Toski Records TSK011). Napoletano (1977), docente di chitarra jazz ai conservatori di Roma e Reggio Calabria, ha dalla sua un notevole curriculum (ha studiato con J. Hall, J. Di Iorio, Scott Henderson, G. Cables, M. Miller, B. Golson oltre ad aver suonato fra gli altri con Paolo Damiani, Paul McCandless, Javier Girotto, Stefano Di Battista, Andy Gravish) si ripresenta con un’altra convincente prova.
“Tutto quello che mi sento di dire su questo mio ultimo lavoro è che si tratta di una fotografia più o meno fedele del mio modo di vedere la musica, quindi di vedere la vita. Quando riascolto questo disco è un po’ come aprire una scatola dei ricordi in cui è possibile scorgere gli echi di generi musicali apparentemente lontani, ricordi affettivi, incontri musicali che hanno segnato in maniera più o meno profonda il mio percorso…Si potrebbe raccontare una storia per ogni brano : in Partial Parody, le armonie del jazz modale incontrano sonorità dichiaratamente rock senza interrompere il naturale scorrere della musica. Blue Noise invece ci parla di come una melodia in stile Jeff Beck avrebbe suonato su accordi alla Mingus. Il brano al quale sono più legato resta B.less : quando lo riascolto rimango sempre sorpreso di come una semplice e brevissima melodia possa portarmi così lontano con la mente…per diverso tempo ho cercato di trovare uno sviluppo a queste otto misure. Perdevo tempo era già tutto lì, davanti a me” (Luigi Masciari).
NOISE IN THE BOX conferma Masciari brillante compositore. Si tratta di un lavoro per certi versi meno levigato del precedente ma non per questo meno interessante. Il riuscito utilizzo di elettronica (Emiliano di Meo) , sposta questo lavoro verso zone più sperimentali, riservando continue sorprese. In grande spolvero i compagni di viaggio, tutti musicisti di qualità dal batterista Alessandro Paternesi ad Enrico Zanisi che con il suo Fender Rhodes crea eleganti atmosfere anni ’70, contrapponendosi all’elettronica di Di Meo. Insieme al leader giganteggiano il sax di Cristiano Arcelli e Francesco Bearzatti special guest in quattro brani. La chitarra del leader , in possesso di un ampio vocabolario, si muove a suo agio sia nelle atmosfere più jazz sia in quelle più bluesy, come in Blue Noise dove sembra omaggiare i grandi dello strumento (Jeff Beck, Clapton ,Hendrix) , passando da fiammeggianti soli ad atmosfere più canoniche come in Tube Station. I geniali arrangiamenti che fondono elettronica con sonorità vintage , caratterizzano questo nuovo viaggio musicale che cita ed omaggia il passato. E’ un ulteriore conferma delle capacità di Luigi Masciari che dimostra di possedere le qualità del leader capace di percorrere un proficuo ed originale percorso musicale. Il brano che merita una particolare menzione è la stupenda B.Less che in qualche modo riporta ai climi di In a Silent Way di Davis . Masciari e Francesco Bearzatti si superano “ sfiorando” quasi le note, creando una atmosfera magica e sospesa. Gran bel lavoro, consigliato “vivamente”.